Il Circolo Culturale "L'Agorà", presieduto da Gianni Aiello, ha organizzato un'apposita giornata di studi dal titolo "Una canoa in città". Nel corso della conversazione culturale sono stati evidenziati le caratteristiche di questa attività sportiva, da sempre a contatto con la natura e che ha origini lontane nel tempo, così come è stata evidenziato da Gianni Aiello
nella parte introduttiva della conversazione culturale.
È  stato tracciato un excursus storico su tale sport che prima di diventare attività agonistica è stato utilizzato dall'uomo sia per la caccia che per i primi scambi commerciali.
Il termine canoa deriva dal caraibico canaoa, che significa "tronco d'albero scavato", manufatto sviluppato dall'uomo e adattato alle proprie esigenze nello spostarsi sulle acque di fiumi, laghi o torrenti.
L'uso di tale strumento di navigazione, così come il kayak, la piroga ed altre imbarcazioni simili, è presente in diverse aree geografiche ed utilizzato da diversi popoli, come ad esempio gli esquimesi, le varie tribù degli indiani delle Americhe, così come quelle degli altri continenti.
Nell'antico Egitto le popolazioni per spostarsi lungo il corso del Nilo usavano un tipo di piccole imbarcazioni  assemblate con fusti di papiro, mentre in Sardegna vi erano delle canoe costituite da fasciami di erbe provenienti dalle zone paludose circostanti. Nel corso della sua permanenza nelle acque di San Salvador, Cristoforo Colombo nel suo diario di bordo riporta l'uso e le caratteristiche di altre piccole canoe in uso presso quelle popolazioni indigene.
Le prime notizie relative al kayak usato dagli eschimesi giungono in Europa grazie alle testimonianze scritte di commercianti Russi di pellami, alla fine del 1700.
A far data dal 1800 si è assistito  nel mondo dello sport all'utilizzo ed all'evoluzione di tali imbarcazioni sia sul corso dei fiumi, del mare che dei laghi e la crescita di tale attività è dovuta anche al periodo delle esplorazioni ed anche a quello delle prime traversate storiche.
Il primo meeting canoistico si ebbe nella città tedesca di Amburgo nel 1924, il primo campionato europeo si svolse a Praga nel 1933 mentre nel 1936 avviene l'inserimento nel programma delle Olimpiadi di Berlino.
In Italia, nonostante la sua presenza sin dal 1883 (Canottieri Caprera Torino) il movimento canoistico ha vissuto una serie di vicissitudini. Un primo assestamento  si ebbe nel 1958, quando la Federazione italiana conferì la carica di allenatore all'ungherese Kalman Blahó, (Honvéd di Budapest), che diresse il settore fino al 1965.
Kalman Blahó apportò in questo arco di tempo una serie di innovazioni a tale sport, sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico che agonistico.
Tali accorgimenti sfociarono nella conquista della medaglia d'argento alle Olimpiadi di Roma del 1960 e l'anno successivo venne disputato il primo campionato maschile per K4.
Nel 1973 venne fondata la Commissione italiana canoa (ripartita in 14 Comitati regionali) e nel 1982 assunse la denominazione di  Federazione italiana canoa kayak, conosciuta anche con l'acronimo FICK.
C'è da evidenziare che la diffusione di tale sport è dovuta principalmente al ruolo dei club che con l'impegno dei propri iscritti hanno fatto si che tale attività canoistica sia riuscita a ritagliarsi una fetta di seguito.
Tali risultati sono il frutto di molti sacrifici economici da parte delle squadre, in special modo quelle meridionali, che nonostante difficoltà sia finanziarie che logistiche riescono a conseguire incoraggianti obiettivi.
La parola è passata a Cosimo Mascianà (tecnico federale della Federazione italiana canoa kayak e presidente Canoa Kayak Club Città di Reggio Calabria) che nel corso del suo intervento ha tracciato una linea inerente alla crescita sportiva della canoa in Calabria.
La storia dell’attività sportiva di canoa-kayak nella regione Calabria parte nel 1988 quando per volere della Federazione Italiana Canoa Kayak, il CONI Regionale presieduto dall’On. Oreste Granillo affida il compito di avviare l’attività canoistica su tutto il territorio regionale al Preside Mimmo Zaccone.
L’attività imponente e capillare svolta da parte del Preside reggino, da subito buoni frutti e così vengono affiliate alla FICK le prime società calabresi. Prima fra tutte l’Unione Jonica della Canoa di Catanzaro, seguita dal Centro Canoa Catanzaro e dall’Associazione Canoistica Calabrese.
A Reggio Calabria la prima società che inizia ufficialmente a praticare la canoa è il Circolo Nautico Reggio, a seguire si affiliano anche il Circolo Velico Reggio e nel 1990 anche la Polisportiva Reggina. La canoa federale prende piede anche a Lamezia Terme con il Circolo Nautico Lametino.
Nel 1993 a Reggio cresce l’entusiasmo verso questo sport e così nasce l’unica ASD che promuove solo lo sport canoistico è il Canoa Kayak Club città di Reggio Calabria.
La canoa calabrese continua la sua espansione anche sui monti del Pollino, qui sulle rive del fiume Lao viene costituita una ASD specializzata in canoa fluviale è il Canoa Club Lao Pollino.
A Lorica sulle splendide acque del lago Arvo nel 2003 si svolgono per la prima volta i Campionati Italiani di Canoa categorie Junior  Under 23, il Comitato Organizzatore è del CKC Reggio Calabria, ma è importante – prosegue Cosimo Mascianà – avere in loco almeno un’ASD che possa continuare a promuovere lo sport canoistico sui laghi silani.
Così nel 2004 è costituita ASD Lorica Canoa Club.
Si arriva a scoprire anche un altro lago che si presta favorevolmente all’organizzazione di eventi sportivi canoistici è il Pantano di Mormanno e così anche a Mormanno sul Pollino viene costituito il Canoa Kayak Mormanno.
Ma la canoa in Calabria si può praticare anche ai laghi di Sibari, sul versante Jonico Calabrese, grazie all’ASD CK Laghi di Sibari.
Tutte queste associazioni costituiscono il Comitato Regionale FICK Calabria che dal 1989 ha sede in Reggio Calabria.
A succedere al fondatore Preside Zaccone, deceduto precocemente è il Dott. Giovanni Franconeri. Nel 1997 viene eletta Teresa Mascianà che resta in carica sino al 2004 e dal 2005 sino ad oggi il C.R. FICK Calabria è presieduto da Daniele D’Agata.
Il Comitato tramite le poche società rimaste promuove l’attività di canoa agonistica e turistica su tutto il territorio regionale. La scuola canoa è promossa tutto l’anno del CKC Reggio, mentre le altre ASD svolgono un’attività periodica con maggior incremento nel periodo estivo.
Il CC Lao organizza gare di canoa fluviale ed escursioni in gommone sul fiume Lao. Ad oggi anche se sono solo 7 i club affiliati alla FICK che riescono a portare aventi le proprie attività, possiamo affermare che la canoa si può praticare sul mare, sui fiumi e sui laghi Calabresi.
È stata la volta di Francesco Mazzacoco che ha parlato della sua singolare esperienza inerente al giro della Calabria in kayak. Lungo circa gli 800 chilometri di costa, a bordo del proprio kayak, un laser 5,20 expedition Rainbow, effettuando la circumnavigazione della Calabria dal 15 luglio al 3 agosto 2015.
Il gradito ospite del Circolo Culturale “L'Agorà” ha spiegato ai presenti quali sono state le motivazioni relative al suo avvicinamento all'attività kayakista dovute alle prescrizioni mediche  a seguito di un'operazione alla spalla destra.
“A seguito di tale terapia tradizionale – prosegue Francesco Mazzacoco, ho riscontrato con il trascorre del tempo i miglioramenti della parte operata, quindi i vantaggi che l'andare in kayak apparta al corpo ed alla mente”.
Il Kayaker calabrese, iscritto al circolo Velico e Kayak di Catanzaro, nel corso della conversazione organizzata dal sodalizio culturale reggino, ha rievocato, con il supporto di suggestive immagini, i ricordi delle varie tappe in kayak lungo le coste della Calabria.
Il navigatore solitario ha illustrato ai presenti quei valori riscoperti, i sentimenti delle persone che ha incontrato durante il periplo della regione, ma anche la bellezza paesaggistica dei luoghi, l'accoglienza, la semplicità, l'ospitalità, il supporto in momenti difficili, come ad esempio a Melito Porto Salvo ed a San Ferdinando.
Francesco Mazzacoco è partito dal mar Jonio e precisamente da Rocca Imperiale il 15 luglio e dopo un lungo percorso costiero è approdato sul mar Tirreno in località Tortora Lido.
Saveria Arcudi (dirigente Canoa Kayak Club Città di Reggio Calabria) ha presentato il programma “Una canoa per la Città”  e di seguito sono presentati gli atleti del CKC ed il programma agonistico 2016 che vedrà impegnata la società neroverde reggina in diverse competizioni su tutto il territorio nazionale.
ShinyStat
28 gennaio 2016
la conferenza