


I
l  radon,  rappresenta il principale fattore di rischio per la salute  umana . Esso è emanato dalle rocce che  costituiscono la crosta terrestre. 
  Esso deriva dal decadimento dell’uranio (238 U), le cui tracce  sono presenti in  ogni tipo di suolo . 
  Per questo motivo è fondamentale  individuare le possibili vie di comunicazione fra il sottosuolo e la   superficie    fratturata   ed   a    faglie.  Poi,  Il tempo di dimezzamento (3, 82 giorni) e la  sua solubilità , permette al gas  di  essere trasportato per considerevoli distanze   da gas o liquidi,  come  la CO2 e l‘acqua  . 
  Le   faglie permettono di avere un   aumento considerevole degli indici di fratturazione delle rocce che le  attraversano , costituendo una via di fuga di preferenza per i gas.   
  In Calabria,  le   rocce contenti  uranio sono  presenti in tutte le formazioni del sottosuolo. 
  L’arco calabro, rappresenta un frammento  delle  rocce alpine, cristallino  metamorfiche , che è migrato in seguito agli stress e sollecitazioni  tettoniche, derivanti dallo spostamento e rotazione della placca africana verso  la zolla europea .  
  Queste forze enormi crostali, hanno  generato lungo le faglie , numerosi terremoti di  magnitudo 7, 4,  fino  a  XI  Grado   Mercalli   (MCS) , fino  a XI   grado  .
  Il   radon,  attraverso  le fratture   può  diffondersi  nei piani interrati  e seminterrati degli  ambienti, determinando  l’aumento di   concentrazione e  di  rischio   negli  ambienti  In   presenza di  particolari  materiali   di    costruzione, aumentando così  il rischio sanitario, attraverso   l‘esposizione  al gas radioattivo  . 
  L‘Agenzia  internazionale  per   la  ricerca  sul cancro, ha classificato  il  Radon   , come agente  cancerogeno di  gruppo 1 .   
  il   Decreto   legislativo   n. 241/2000,  capo  III    BIS,   impone   nei  luoghi   di  lavoro,  sotterranei, seminterrati, impone  a   tutela  dei  lavoratori,   la  misura   del   radon  e thorio .
  Dal  punto di vista sanitario, il  radon è determinato dai prodotti di  decadimento dei radionuclidi isotopici che emettono particelle di Polonio: 218, 214, 210  .
  Questi   prodotti, sono attivi  come  ioni   metallici, che possono subire processi e legami alle particelle  d’aria,  essendo  facilmente   inalati , così da esporre al rischio dei tumori, una qualsiasi regione  dell’apparato respiratorio,  naso  faringe, tratto bronchiale, tratto polmonare .
  La conseguenza per un individuo può essere  l’aumento della dose  stabilita  e della probabilità d’insorgenza di  tumori polmonari .   
  Nel corso del suo intervento, il prof.  Tripodi ha analizzato anche altri aspetti relativi a tale tema e nello  specifico quelli inerenti a quanto radon c'è in Italia e come si misura ed  anche al radon e il Piano  Nazionale Radon (PNR). 
  A tal proposito si riporta quanto  evidenziato dall'Istituto Superiore di Sanità: 
    
    1) quanto radon c'è in  Italia 
      (in abitazioni, scuole e luoghi di lavoro, sulla base di campagne di misura  svolte da enti pubblici nazionali e regionali); 
      2) come si misura il  radon 
        (modalità più appropriate per misurare la concentrazione di radon al fine di  valutare correttamente il rischio ad essa associato). 
  Nel corso della conversazione culturale si  è parlato anche delle particelle alfa, emesse dal   radon,  sono  classificate   come radiazioni   ad alto LeT (Trasferimento  di energia   Lineare) e quindi  con   una   alta  efficacia  biologica e   particolarmente  pericolose , se  introdotte  per  via   interna .
  Nel corso del Congresso nazionale  dell’Associazione Italiana di Radioprotezione,  (vedi   rischio radon), è stato   presentato  ad  Aosta , dal Dottore fisico Salvatore  Procopio, la carta del rischio radon, di Catanzaro e di Crotone  .   
  Il    metodo  per  la misura   del  gas  radon   avviene negli ambienti  di   lavoro, avviene attraverso  dischi   di conteggio teflon caricati elettricamente  e   montati  su  una camera    di  conteggio  in   plastica conduttiva di tipo L.  
  La tutela   della   popolazione   all’esposizione  al    radon  in  ambienti    chiusi  fissa  la concentrazione  del   gas  a 400  Bequerel    per metro  cubo e  di   200  Bequerel   a metro    cubo,  per  le   nuove  costruzioni.     
  Tra le sorgenti radioattive naturali,  secondo  il  medesimo   lavoro, il  radon  costituisce il  principale fattore potenziale di   rischio   per la salute umane. 
  Esso è un gas preponderante della radioattività  ambientale   .  
  Lo studio   in esame, ha interessato in Calabria, anche mediante  misure   sperimentali  e  di   letteratura scientifica,     il   rischio del territorio  e   di  vulnerabilità   ambientale .  
  In   Calabria,   secondo  esso,   sono  stati   interessati    420.000  abitanti,  con  il  coinvolgimento   delle province di  Catanzaro   e Crotone   su una  area   di  4150   metri   quadrati all’incirca   .  
In conclusione  dello studio, l’indagine  conferma che il territorio  calabrese   presenta  un  livello di radon  non di   poco  trascurabile  .  
   
 
18 maggio 2018
  
  
la manifestazione