


Il  Circolo Culturale “L’Agorà” ha organizzato un nuovo incontro da remoto con Guido  Castellani, dirigente del C.A.S. (centro avviamento allo sport) sul tema “Sport  ed impianti sportivi a Reggio Calabria”. Nel corso della conversazione  culturale l’intervenuto ha evidenziato la situazione delle strutture  impiantistiche cittadine, del loro stato di salute e della usufruibilità da  parte dell’utenza. A tal proposito Guido Castellani ha sollevato una  provocazione culturale evidenziando quali dovrebbero essere le motivazioni che  si paghi per poter accedere ad una struttura comunale e come mai la stessa  venga gestita da privati. Altri sono stati i temi che sono stati oggetto di  analisi come la situazione in cui versano alcuni impianti di proprietà del Comune  come quelli di Archi, Pentimele, Catona, Ciccarello, la piscina comunale, le  strutture del Viale Calabria e di altre sparse sul territorio di Reggio  Calabria, alcuni dei quali sono dei manifesti visivi di come tali aree siano  nel degrado e nell’incuria. Tra l’altro il territorio comunale è interessato da  una serie di idee progettuali inerenti la progettualità di una serie di  impianti sportivi che purtroppo sino al momento rimangono solo delle proposte  in tal senso. La città di Reggio Calabria ad esempio risulta priva di parchi  sportivi multifunzionali che permetterebbero sia alle piccole società sportive,  ma anche rivolto alle famiglie numerose, agli anziani e non per ordine  d’importanza ai bambini di fare sport e quindi non incidere pesantemente nell’economia  delle società sportive e delle famiglie in condizioni  di svantaggio economico. È stato inoltre evidenziato nel corso della  conversazione, così come riportato in diverse occasioni nella stampa locale,  quale sia la ratio secondo la quale  la città di Reggio Calabria debba essere sprovvista di aree sportive all’aperto  e gratuite con spazi annessi utili per i disabili. Un’altra cifra riguarda la  possibilità di usufruire del Campo C.O.N.I. “Aldo Penna” a pagamento da parte  della cittadinanza,mentre tale struttura da sempre ha ospitato in modo gratuito  sia sportivi che semplici cittadini: ora in quella struttura per accedervi  bisogna pagare anche per accedere alla pista esterna in terra battuta. Sempre a  riguardo l’impianto ubicato nel rione Modena, Guido Castellani ha evidenziato  che nell’adiacenze della stessa strutture vi sono altre aree libere che  potrebbero essere utilizzate, sempre con i dovuti accorgimenti, e renderle  usufruibili. Da questa panoramica geografica nasce l’esigenza che lo sport,  come avviene in altre realtà normali, diventi un diritto per tutti e non per  fasce elitarie, quindi l’accesso il suo accesso gratuito negli impianti  comunali, facendo così prevalere il principio del diritto allo sport per tutte  le fasce di età e sociali, permettendo così a tutte le classi sociali della  comunità locale di migliorare e mantenere il loro benessere di salute. Tali  linee programmatiche dovrebbero rappresentare quell’iter sociale, sportivo e  non per ordine d’importanza, educativo,indirizzato all’offerta gratuita,  indirizzata all’attività sportiva sia alle società dilettantistiche presenti  sul territorio che ai semplici cittadini, quindi offrendo un servizio alla  collettività. Quindi gli indirizzi che si devono dare allo sport devono essere  rivolti ad un programma sia educativo ma anche inteso come messaggio sociale  per la collettività di una determinata area geografica, come tra l’altro  evidenziato dall’antropologo Marcell Mauss come “Un fatto sociale” e non per  ordine d’importanza anche da Nelson Mandela, il quale affermava che “lo  sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha  il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di  risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”. Nel rispetto  delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione è disponibile, sulle  varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 22  gennaio.  

   
 
 22 gennaio 2021
  
  
la conferenza