Con il patrocinio del Consiglio della Regione Calabria, presso la sala conferenze "Giuditta Levato" si è svolta una tavola rotonda sul tema "Reggio verso la città metropolitana" organizzata dal CiNell'apposita giornata di studi è stata avviata, da parte degli intervenuti, una seria riflessione sulle varie problematiche che riguardano il territorio, della loro risoluzione per l'interesse dell'intero sistema metropolitano.
Cifre queste che riguardano le infrastrutture, le opere pubbliche, le risorse turistiche e naturalistiche che dispone il territorio, ma anche quelle che riguardano il buon utilizzo dei fondi europei, i sistemi produttivi e non per ordine d'importanza quelli del lavoro (disoccupazione giovanile al 65%) e dei vari interventi che il territorio necessita in modo da acquisire una certa omogeneità  strutturale.
I lavori dell'appuntamento culturale sono stati coordinati e moderati da Filippo Diano (giornalista ufficio stampa Consiglio regionale della Calabria) , mentre Giovanni Aiello (presidente Circolo Culturale "L'Agorà" ha ringraziato nel suo breve intervento sia i convenuti per avere accettato l'invito a presenziare a tale incontro che il Consiglio della Regione Calabria per la sensibilità dimostrata nei confronti del sodalizio organizzatore.
Andrea Cuzzocrea (presidente Confindustria Reggio Calabria) ha evidenziato nel corso del suo intervento l'inerzia che attanaglia il territorio, soprattutto in riferimento alla prossima scadenza naturale (30 giugno 2016) dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria e nel contempo evidenziando che non si hanno notizie certe in merito al Piano strategico di sviluppo.
Diversi sono stati i quesiti posti dal primo intervenuto tra i quali:
Inerzia enti locali;
Ruolo dei sindaci;
Organizzazione territoriale;
Inefficienze amministrative (unioni dei Comuni per ambiti ottimali,rapporti tra i Comuni);
Urbanistica;
Gestione dei rifiuti;
Statuto metropolitano;
Governance;
Cabina di regia per la Città metropolitana (project manager).
Secondo Andrea Cuzzocrea tali accorgimenti sono necessari anche per evitare la vecchia programmazione dei mille rivoli e pertanto è necessario sia l'impegno da parte di tutti i decisori politici indipendentemente dal colore di appartenenza che  un dialogo aperto per il raggiungimento di obiettivi utili alla nostra comunità ed al nostro territorio.
La parola è passata a Domenica Catalfamo (dirigente settore viabilità e trasporti Amministrazione Provinciale Reggio Calabria) che ha illustrato ai presenti, attraverso l'ausilio di diverse slide, la situazione delle infrastrutture viarie che riguardano il territorio, evidenziando che al momento la Provincia di Reggio Calabria gestisce 1.800 Km di strade, nonostante la recente sentenza costituzionale (01/2016) che ha effettuato con tali direttive dei tagli sulla viabilità e sulle infrastrutture.
Il dirigente Catalfamo ha evidenziato, nel corso del suo interventi altri interessanti argomenti quali:
- l'atipicità del territorio con il versante jonico con rischio desertificazione e quello tirrenico tra i più piovosi rispetto al resto del territorio;
- velocità bassa versante jonico: un solo binario;
- i vari problemi della SS 107;
- il collegamento marittimo/ferroviario fino al momento lettera morta (sollecitazione ai presenti);
- la mancanza di dovuti interventi finanziari relativi al disastro alluvionale che ha interessato il territorio di recente.
La seconda parte dell'intervento dell'ingegnere Domenica Catalfamo che affrontato gli aspetti relativi al sistema dei collegamenti di cui l'area dispone mettendo in evidenza anche i ritardi burocratrici ed attenzionando l'uditorio alle cose realizzate, e nello specifico:
- III programma strade finanziato dal Ministero Ministero delle Infrastrutture e Trasporti;
- catasto strade informativo;
- partecipazione alla conferenza internazionale sulla sicurezza stradale “Road Safety & Simulation 2015”, ospitata a Orlando in Florida e dove è stato presentato un apposito progetto sulla sicurezza stradale. Tale piano prevede un sistema informatico ubicato su un mezzo di trasporto che durante il tragitto trasmette ad un server centrale le informazioni relative allo stato e della presenza di segnaletica o di situazioni di dissesto;
- progetto “Chiamabus” (finanziamento POR Calabria FERS 2007-2013 riguardante i Sistemi di Mobilità Intercomunale) : un pullman che consente anche il trasporto dei disabili;
- progetto “C'entro”: un servizio di car sharing e promozione del car pooling inerente macchine a gasolio ed elettriche.
È stata la volta di Beniamino Cordova (dottore di ricerca in pianificazione territoriale Università “Mediterranea” Reggio Calabria che nel corso del suo intervento ha tratteggiato l'esigenza di una vasta visione su tale tema ma anche gli  aspetti fondamenti inerenti alla pianificazione territoriale quali:
- funzioni della Città metropolitana;
- mancanza di azione di concertazione tra gli enti;
- mancanza di dialogo tra i sindaci;
- mancanza di pianificazione strategica che rispetta gli assi;
- digitalizzazione sistema amministrativo.
Il consigliere regionale Francesco Cannizzaro ha evidenziato:
- la realtà della Città metropolitana;
- una grande responsabilità da parte di tutti senza colore politico.
Ha fatto riferimento anche alle OMECA, all'aeroporto dello Stretto, al Patto della Calabria.
Alessandro Nicolò responsabile nazionale per le Città Metropolitane ha evidenziato che i relatori presenti hanno spiegato in modo esaustivo il tema inerente alla giornata di studi, evidenziando che la futura Città metropolitana di Reggio Calabria andrà ad assumere un ruolo importante sul territorio: quello di una Città – Stato, condizioni queste – continua Alessandro Nicolò – che necessitano sia di una buona conduzione che pianificazione.
Ma anche risulta doveroso:
- dibattere;
- discutere;
- dare risposte;
- riempire di contenuti con coscienza e rispetto agli obiettivi di qualità;
- scollatura dei sistemi dei trasporti;
- lo status non ottimale dell’aeroporto dello Stretto e del porto di Gioia Tauro;
- vocazione agricola e turistica del territorio.
L'intervento del  sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà è stato alquanto critico nei confronti della Città metropolitana, evidenziando le avversità giornaliere dei Comuni ricadenti sul territorio provinciale, ma anche quelle del porto di Gioia Tauro e quelle relative al ruolo che la sanità dovrà assumere nella futura Città metropolitana.
È stata la volta del sindaco di Oppido Mamertina Domenico Giannetta, durante il quale ha evidenziato il ruolo che dovranno assumere i Comuni dell'area interna della Piana nei processi di governance nella futura Città metropolitana, avanzando l'ipotesi di dividere il territorio provinciale in diverse aree per una migliore pianificazione della Città metropolitana.
Ha concluso l'onorevole Francesco Nucara (presidente nazionale Partito Repubblicano) che oltre ad evidenziare gli aspetti, le carenze strutturali del territorio ha ricordato anche alcune cifre storiche che hanno preceduto il tema della tavola rotonda e nello specifico:
- diga del Menta ed i relativi ritardi per portare l’acqua del Menta in città;
- autostrada Salerno-Reggio Calabria;
- il fermo dei cantieri;
- il perché del commissariamento del Comune di Reggio Calabria e non quello di Roma.
Ma anche quelli storicamente recenti come:
- l'aeroporto dello Stretto che è lo scalo di due Città metropolitane (Reggio e Messina).
A tal proposito vi fu una interrogazione parlamentare (8 aprile 2010) al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli:
[…]  premesso che:
la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria sta entrando nella fase operativa, per realizzare quella connessione infrastrutturale che è presupposto dell’integrazione economica dell’area;
come è noto, la città di Reggio Calabria è stata riconosciuta città metropolitana con legge dello Stato e la "dirimpettaia" Messina città metropolitana con legge regionale;
è altrettanto nota l’annosa questione della costruzione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, che, sebbene abbia avuto qualche accelerazione in questi ultimi tempi, rimane comunque un nodo quasi inestricabile, considerato che molto spesso viene chiusa totalmente a causa delle criticità connesse al dissesto idrogeologico, ad avviso dell’interrogante, prevedibili, ma non considerate ai fini della messa in sicurezza;
il sistema ferroviario è già scadente fino a Lamezia Terme e peggiora ulteriormente nel resto della Calabria e in Sicilia. L’aeroporto di Reggio Calabria, considerati i prezzi praticati da Alitalia, di fatto operante in regime di monopolio, non è fruibile se non da chi detiene redditi elevati;
tuttavia, l’aeroporto di Reggio Calabria, una volta denominato Tito Minniti, da tempo è chiamato "Aeroporto dello Stretto", in ragione del fatto che serve le due città che si affacciano sullo Stretto e che oggi sono ambedue città metropolitane;
la fruizione di questo servizio per gli utenti messinesi è tecnicamente molto complicata e, per le ragioni sopra esposte, anche per l’utenza reggina, che, considerato il dissesto infrastrutturale, tende, almeno per la parte di utenti della provincia di Reggio Calabria, a fruire dell’aeroporto di Lamezia Terme:
se non intenda realizzare, riguardo all’"Aeroporto dello Stretto", una rivoluzione copernicana nel modo di considerare funzioni, ruolo e sviluppo di tale aeroporto, magari attrezzando tecnologicamente le strutture aeroportuali adibite per decolli ed atterraggi e in più spostando l’aerostazione sul mare, in modo tale da rendere agevole l’imbarco degli utenti messinesi, che con gli aliscafi arriverebbero direttamente dentro l’aeroporto. [...]
RITORNANDO al tema “Reggio verso la città metropolitana” l'onorevole Francesco Nucara ha ricordato all'uditorio che allo stato attuale non risulta nessuna istanza alla Commissione europea indirizzata ai fondi stabiliti per le Città metropolitane.
Dall'analisi dei partecipanti alla tavola rotonda organizzata dal Circolo Culturale “L'Agorà” si evince a chiare lettere che allo stato attuale e nell'imminenza  dall’avvio formale - il prossimo 6 giugno – la Città Metropolitana si trova ancora in una fase istituzionale complessa e dalla quale non risulta facile trarre utili indicazioni per comprendere quale indirizzo si vuole dare alla nuova realtà istituzionale.
ShinyStat
29 febbraio 2016
la conferenza

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