“Piazza del Popolo: attualità e prospettive future” è stato il tema organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, non si è svolta nel consueto interno perimetrale di una sala convegni ma presso l’area perimetrale di Piazza del Popolo. Situata nella zona nord della città, tra i popolosi quartieri di Santa Lucia e Tremulini, Piazza del popolo presenta una pianta a forma di trapezio e, durante la guerra, era la piazza dove venivano accolte le adunanze fasciste. Attualmente l'area ospita tutte le mattine il mercato popolare più importante della città, in occasione delle festività mariane settembrine, concerti musicali. Piazza del Popolo era il luogo delle grandi adunanze, sia sportive che politiche, durante la dittatura del ventennio del secolo scorso.  Il 31 marzo del 1939 Benito Mussolini, in occasione della sua prima visita a Reggio Calabria, da un pulpito in pietra dell'attigua Casa del Fascio, davanti ad una piazza gremita pronunciò un animato discorso alla popolazione. In quella occasione venne inaugurato il Palazzo della Federazione e la piazza assumerà la denominazione 31 marzo e successivamente quella attuale di Piazza del Popolo. Nella location, oggetto di analisi, vi è anche la struttura che un tempo era sede della Federazione ed il cui progetto venne affidato ad un giovane architetto del periodo, tal Flaminio De Mojà. Sono ancora presenti, anche se in stato di totale abbandono e degrado, alcuni dei pilastri in cemento ricoperti in marmo bianco che sorreggevano i lunghi pennoni delle bandiere. Degrado, incuria ed abbandono sono alcune delle pertinenze che caratterizzano lo spazio urbano di architettura razionalista, ubicato lungo il viale Giovanni Amendola e le vie 25 luglio 1943 e Monsignor De Lorenzo. Basti osservare i pilastrini (quelli ancora in piedi) della recinzione che sono ormai semidistrutti. Per non parlare dei tubi di raccordo che mancano del tutto e di quelli superstiti totalmente arrugginiti. Il bello e distintivo particolare architettonico costituito dai dieci pilastri rivestiti un tempo di candido marmo è in condizioni pessime. Infatti, molte lastre sono mancanti, le poche che resistono risultano sfregiate e nella migliore delle ipotesi sporcate dal tempo e da vernici spray. Davvero penosa è pure la visione di quelli che forse un giorno erano stati dei gabinetti pubblici, e seria preoccupazione, almeno in un comune passante, suscitano i cedimenti strutturali su via Monsignor De Lorenzo”. Sono intervenuti, in qualità di relatori, alla nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, Gerardo Pontecorvo (Presidente della 1^ Consulta – Assetto del Territorio – Comune di Reggio Calabria) e lo storico locale Alberto Cafarelli. I due graditi ospiti hanno evidenziato le varie emergenze che insistono sia all’interno dell’area perimetrale che lungo i lati della stessa, come ad esempio alcuni cedimenti strutturali. Nel corso della conversazione sono stati anche messi in evidenza l’importanza storica, urbanistica, e mercatale che la grande piazza riveste per la città. Queste alcune delle cifre che sono emerse nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 25 agosto.

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25 agosto 2023
la conferenza