Il Circolo Culturale “L’Agorà” ha organizzato una nuova conversazione da remoto sul tema “Nel ricordo di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo. La giornata di studi, dopo i ringraziamenti da parte di Gianni Aiello (presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, ha registrato nel palinsesto organizzativo i saluti istituzionali da parte della dirigente Attività Culturale Città Metropolitana di Palermo, delegata dal Sindaco professore Roberto Lagalla, Rosa Maria Rosone e quelli dello scrittore Massimo Benenato, figlio di Franco Franchi. Il tema organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”, è stato analizzato da Antonino Megali (vice Presidente del sodalizio organizzatore), che nel corso del suo intervento ha esaminato le varie vicende artistiche ed umane del famoso duo siciliano. Franco e Ciccio debuttarono al cinema dopo aver conosciuto uno dei cantanti simbolo della musica italiana: Domenico Modugno. Lo conobbero nell'estate del 1958, a Reggio Calabria, dove lavorarono insieme in uno spettacolo di numeri staccati, organizzato da Gino Buzzanca (lo zio di Lando). Nel 1960, grazie allo stesso Domenico Modugno, venne loro concessa una parte nel film-commedia “Appuntamento a Ischia”, dove lo stesso cantante era protagonista.  L’anno successivo (1961) presero parte, facendosi notare (in particolare con la canzone “Tre somari e tre briganti”) pur in parti secondarie, alla commedia musicale “Rinaldo in campo” con Domenico Modugno e Delia Scala, che fu un grande successo. Sempre nel 1961 il loro film è “Il giudizio universale” di Vittorio De Sica, un film corale nel quale sono bravissimi. Negli anni successivi lavorano spesso con Lucio Fulci, Camillo Mastrocinque, Sergio Corbucci, Luigi Scattini, Steno, Giorgio Bianchi, Mario Bava: il meglio del cinema popolare di allora. “Due marines e un generale”, dove hanno l’onore di lavorare con Buster Keaton, è un piccolo gioiello. Alcune parodie (“002 agenti segretissimi”, “Due mafiosi nel Far West”, “Due mafiosi contro Goldginger”, “I due figli di Ringo”, “Le spie vengono dal semifreddo”) incassano più degli originali. E poi, già negli anni 60, arrivano gli incontri con i grandi autori. Entrambi palermitani, i due esordirono al cinema nel 1960. I loro film furono in maniera ingiusta etichettati all’epoca come opere di “serie B”, sebbene fossero invece molto apprezzati dal pubblico con importanti riscontri in termini di incassi. Il vero successo arrivò con “I due della legione” - diretto da Lucio Fulci agli esordi e che dirigerà poi altri dodici film della coppia - la Titanus spese per la produzione circa 100 milioni di lire e ne incassò oltre 430. Il successo valse a Franco e Ciccio l'appellativo di "coppia d'oro". Nel 1963 il produttore Edmondo Amati, che aveva a disposizione alcuni filmati di repertorio di spogliarelli realizzati nei night-club parigini e avrebbe voluto renderli più interessanti aggiungendo la presenza comica di Franchi e Ingrassia, propose al regista Giorgio Simonelli di firmare la pellicola, dal titolo provvisorio “Due siciliani a Parigi”; il regista però convinse il produttore a cambiare il soggetto, riuscendo a ritagliare uno spazio centrale alla loro comicità; da questo cambio di registro nacque una serie che ebbe grande successo sia in Italia che all'estero con film come “I due mafiosi”, parodia del “Mafioso” di Lattuada e che incassò quasi un miliardo di lire, seguito da “Due mafiosi nel Far West”, “Due mafiosi contro Goldginger” (entrambi sopra il miliardo) e “2 mafiosi contro Al Capone” (oltre settecento milioni). Nel 1963 la coppia sciolse il contratto con Modugno accettando di comparire gratis al suo film d'esordio da regista, “Tutto è musica” e iniziò la collaborazione con l'agente Alfredo Adami. Per tutti gli anni sessanta gli incassi si mantennero alti (sui 500-800 milioni di lire a film), spesso con tempi ristretti di produzione (si arrivò anche ad appena tre settimane per “Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione” del 1970). Tra gli anni sessanta e settanta i due attori ebbero un enorme successo grazie alle pellicole che li vide protagonisti indiscussi (ben 116 in totale), oltre a quelle in cui comparivano al fianco di altri colleghi di primo livello, da Totò a Domenico Modugno. La loro fu una collaborazione artistica lunga e proficua, iniziata nel 1954 e terminata nel 1992, con la morte di Franco, il primo del duo a lasciarci. Ciccio morì diversi anni dopo, nel 2003. Il loro modello di comicità era ispirato a quello di Stanlio & Ollio. Mentre Ciccio considerava il suo idolo indiscusso Totò, Franco invece metteva al primo posto Buster Keaton, considerato addirittura migliore di Chaplin. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 16 dicembre.

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16 dicembre 2022
la manifestazione