Continuando nel suo cammino atto ad esplorare il secolo decorso, ed evidenziare il contributo dato dai reggini agli avvenimenti epocali del tempo, il Circolo Culturale L’Agorà, presieduto da Gianni Aiello, ha voluto ricordare un’altra fase storica che ha interessato la nostra Città: quella relativa ai
fatti del maggio del 1943 quando Reggio subì una serie di bombardamenti che portarono in riva alla Stretto morte e distruzione. 
Era il sei maggio, intorno alle 11,00, quando la città di Reggio conobbe l’amaro sapore della guerra e dei suoi orrori: nessuno di lì a poco poteva presagire l'immane tragedia che si abbatterà sulla città della Fata Morgana, infatti alle 11,30  in   due ondate successive centinaia di quadrimotori andranno a devastare la città, lanciando il loro carico di morte causando 250 morti e 277 feriti .
Ma la città dello Stretto dovette fare i conti con i raid aerei prima e dopo quella infausta data .   
Quei tragici momenti sono stati ricordati con una giornata di studio, suddivisa in tre  momenti:

  1. parte introduttiva;
  2. conferenza;
  3. celebrazione Santa Messa .

Una parte introduttiva è stata curata da Gianni Aiello, seguita da una breve relazione di Alberto Cafarelli, sulle motivazioni e sul “ritardo” con cui gli statunitensi decisero a bombardare Reggio, caratterizzata da filmati originali e dalla visione, con relativo commento, di diapositive, con le quali ha  illustrato le motivazioni che hanno consentito il  bombardamento di quella tragica giornata primaverile.
Commovente è stata la testimonianza del Grande Ufficiale comm. Pasquale Pensabene che nel suo particolareggiato intervento ha fatto rivivere alla platea dei presenti, quel tragico giorno primaverile,raccontando anche i minimi  particolari il momento in cui dal cielo veniva seminato quel carico di morte che portò numerosi lutti  nelle famiglie e distruzioni in Città.  
Il prof. Giuseppe Morabito ha parlato degli avvenimenti relativi a Piazza Carmine , la signorina Maria Antonia Musolino ha ricordato dei bombardamenti che hanno interessato la zona di Tre Mulini, l’asilo di Don Orione, dove morirono alcune suore e diversi bambini. 
Il prof. Vincenzo Larizza ha dato un proprio contributo personale sia come testimone sia raccontando alcuni aspetti della sua pubblicazione “Cronistoria di Reggio Calabria nella seconda guerra mondiale 1939/1945”.  
Una pubblicazione, quella realizzata dal professore reggino, che ha permesso di ricostruire quei tragici momenti che colpirono la  città di Reggio in quella tarda primavera del 1943.
Dopo l’incontro, è stata celebrata la funzione religiosa presso la  Chiesa di San Giorgio al Corso, officiata dallo stesso parroco don Nuccio Santoro che ha ricordato tale triste evento in cui persero la vita tanti innocenti . 

ShinyStat
6 maggio 2002