
Nel corso  della nuova edizione denominata “5 maggio” organizzata dal Circolo Culturale  “L'Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” si è parlato del  bicentenario napoleonico, come si evince dal sottotitolo della giornata di  studi “1810-2010”. 
    E' stato  affrontato un excursus storico da parte di Gianni Aiello, presidente del  sodalizio reggino, di tale epopea nel corso quale ha inserito diverse  informazioni sia di microstoria (con notizie relative al territorio) che di  macrostoria (relative agli scenari europei). 
    Quindi  l'odierna giornata di studi è stata un intreccio dei grandi fatti del periodo  storico in questione caratterizzato dagli avvenimenti avvenuti proprio nel 1810  quali battaglie, avvenimenti politici che hanno caratterizzato tale momento  storico ma anche quei “piccoli” momenti di storia locale che, vista la loro  importanza hanno rappresentato momenti alquanto significativi.
    Argomenti  questi che sono stati trattati dal sodalizio reggino a far data d quel 13  ottobre del 1995 quando veniva organizzata la prima edizione della giornata di  studi avente come tema “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”,  manifestazione che è giunta alla quindicesima edizione e che ha ospitato in  qualità di relatori diversi docenti universitari ma anche i discendenti diretti  del Re di Napoli, come negli incontri del 1998 ed in quello del 2004.
    Mentre  per la manifestazione in argomento, il “5 Maggio”, il primo incontro ha inizio  nel 2002, periodo in cui viene organizzato all'interno del Circolo Culturale  “L'Agorà” il laboratorio di ricerca a riguardo il periodo francese, per  l'appunto il Centro studi “Gioacchino e Napoleone”.
    Anche  nell'occasione di tale giornata di studi c'è da registrare, nel corso degli anni,  le presenze di illustri relatori tra cui anche quella relativa ai discendenti  della famiglia Bonaparte.
    Il  “Decennio francese”, come definito dallo storico calabrese Umberto Caldora  (Castrovillari, 19 agosto 1924 – Cosenza 6 novembre 1975), ha visto succedersi  sul trono del Regno di Napoli prima del fratello maggiore dell'Imperatore  Napoleone Bonaparte, Giuseppe (1806-1808), e successivamente, al passaggio di  quest'ultimo dal trono partenopeo a quello di Madrid (6 luglio 1808 – 11  dicembre 1813), Gioacchino Murat (1 agosto 1808 – 3 maggio 1815), cognato di  Napoleone, per avere sposato il 20 gennaio del 1810 a Mortefontaine  (Dipartimento  dell'Oise della regione  della Piccardia)  la sorella Maria  Annunziata Carolina (Ajaccio, 25 marzo 1782 – Firenze, 18 maggio 1839).
    Il  Mezzogiorno in tale periodo storico venne interessato da  diverse trasformazioni sociali, culturali,  economiche, argomenti questi trattati nelle diverse edizioni da parte del  sodalizio reggino.
    Naturalmente  fu un periodo alquanto “dinamico” come più volte evidenziato nel corso  dell'intervento d parte di Gianni Aiello, ma nonostante tali “sollecitazioni”  il relatore ha affermato che è stato un periodo, anche se pur “relativamente  breve”, abbastanza ricco e prolifico sia per quanto riguarda la sfera  istituzionale, vedi ad esempio il crollo del vetusto sistema amministrativo di  tipo feudale spazzato dall'azione delle riforme napoleoniche. 
    A  testimonianza di quanto sopra richiamato, prosegue Gianni Aiello, sono  testimonianza le varie azioni di cambiamento come la creazione di nuovi  istituti come quelli relativi alle Intendenze, alle Province.
    Infatti  tale istituto venne regolamentato a seguito delle campagne d'Italia di  Napoleone Bonaparte e conosciuti come Dipartimenti di cui alcuni sotto le direttive  furono annessi alla Francia e di seguito integrati nell'Impero, mentre gli  altri sotto le direttive delle Repubbliche sparse sulla penisola italiana delle  varie Repubbliche.
    In buona  sostanza si trattava di quegli enti formalizzati tra il 1802 ed il 1809 che da  14 passarono a 24 nel 1812.
    Ci furono  anche altri forti segnali di rinnovamento ed attualizzazione dei tempi come  l'abolizione della feudalità, il Codice Napoleonico, le riforme e la creazioni  di istituti culturali come Università, scuole di vario di genere e grado  indirizzate anche alla  prima  alfabetizzazione e l'integrazione sociale, come ad esempio i vari decreti che  stabilivano l'istituzione di scuole di vario ordine e grado sul territorio del  Regno di Napoli ed anche in quello della provincia di Reggio Calabria.
    Altri  aspetti, tra l'altro trattati e consultabili in rete a riguardo le varie  edizioni organizzate dal Circolo Culturale “L'Agorà” e dal Centro studi  “Gioacchino e Napoleone” sia del “5 maggio” che di “Gioacchino Murat: un Re tra  storia e leggenda” evidenziano tali aspetti innovativi così come il  potenziamento delle infrastrutture viarie ad esempio prima dell'amministrazione  napoleonica l'assetto stradale che collegava Napoli alla Calabria si fermava  nei pressi dell'area di Lagonegro in provincia di Potenza, nel territorio della  Basilicata.
    Ma altri  aspetti riguardo anche quelli relativi alle arti, alle aree archeologiche, alla  valorizzazione del patrimonio storico ed artistico ma anche alle classe sociali  più deboli come l'istituzione di centri per gli anziani, gli orfani, i primi  asili, temi questi trattati dal Circolo Culturale “L'Agorà” nel corso delle  varie giornate di studio a far data dal 1995.
    Così come  altre informazioni consultabili  sulle  pagine telematiche  del Centro studi  “Gioacchino  e Napoleone” presenti sia su  forum free che su facebook dove sono contenute   varie rubriche 
    diverse  notizie di vario genere ma anche informazioni su avvenimenti e momenti di  discussione a riguardo il periodo storico in argomento.
    Ritornando  al tema trattato il relatore ha nel corso del suo intervento evidenziato il  susseguirsi di tanti “movimenti” sia socio-culturali che legislativi che ebbero  il merito di abbattere le “distanze tra la Capitale  e la periferia che erano in atto nei  precedenti periodi storico-amministrativi e che si  “rimaterializzarono” a seguito del congresso  di Vienna quando venne ristabilito l'Ancien regime e vennero ridisegnati gli  assetti politico-territoriali.
    L'altra  parte della giornata di studi ha riguardato anche gli aspetti militari come ad  esempio diverse operazioni navali che si svolsero nell'area dello Stretto, la  presenza a Reggio Calabria di Gioacchino Murat   ospite della famiglia Ramirez, e successivamente in quella della  famiglia Plutino.  
    Altri  aspetti relativi al bicentenario riguardano l'illuminazione pubblica a Reggio  Calabria in data 7 luglio con  lumi a  riverbero come quelli impiegati per l’illuminazione di Napoli. 
    Disposta  anche la costruzione del teatro civico, dell’acquedotto e l’irrigazione della zona  del Calopinace e del S.Agata a spese del Real Tesoro .
    Gianni  Aiello ha ricordato ai presenti ciò che avvenne in data 17 agosto del 1810  quando le truppe murattiane dirette dal colonnello D'Ambrosio effettuarono uno  sbarco nell'area peloritana. 
    Storie  locali le microstorie che si intrecciano con quelli di pù ampia conoscenza la  “macro storia” come ad esempio la nomina di Jean-Baptiste Jules Bernadotte  (Pau, 26 gennaio 1763 – Stoccolma, 8 marzo 1844) a sovrano di Svezia e di  Norvegia in data 21 agosto. 
    La  celebrazione ufficiale  a Vienna in data  2 aprile tra Napoleone Bonaparte e  Maria  Luisa d'Asburgo-Lorena.
  Questi  naturalmente alcuni degli aspetti che sono stati oggetto della giornata di  studi da parte del sodalizio reggino da sempre attento agli aspetti relativi al  periodo  napoleonico come testimoniato  dalle varie iniziative in argomento a far data dal 1995.



